Buonfiglio sfida Binaghi per la presidenza del CONI: «Sport sicuro, investimenti mirati e bilanci in ordine»

Una corsa serrata per la guida dello sport italiano: Buonfiglio si candida e punta su investimenti e trasparenza
La scena sportiva italiana è in fermento: Davide Buonfiglio, attuale presidente della Federazione Italiana Kayak-Canoa, ha ufficializzato la sua candidatura alla presidenza del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI). La sua sfida è diretta a Giovanni Malagò, con l'obiettivo di portare un cambiamento significativo nella gestione dello sport nazionale.
Buonfiglio, con un approccio pragmatico e orientato ai risultati, ha delineato il suo programma elettorale, ponendo l'accento su tre pilastri fondamentali: investimenti strategici, gestione finanziaria trasparente e difesa dello sport da influenze esterne. «Il CONI deve essere garante della salute dello sport, assicurando risorse adeguate e controlli rigorosi», ha dichiarato Buonfiglio in una recente intervista.
Investimenti mirati e bilanci in ordine: il cuore del programma di Buonfiglio
Il candidato presidente CONI ha sottolineato l'importanza di un'allocazione efficiente delle risorse, privilegiando le discipline sportive che dimostrano un reale potenziale di crescita e di successo a livello internazionale. «Non si tratta di spendere di più, ma di spendere meglio», ha affermato Buonfiglio, evidenziando la necessità di una pianificazione oculata degli investimenti e di un monitoraggio costante dei risultati.
Un altro punto cruciale del programma di Buonfiglio è la trasparenza nella gestione dei bilanci. Il candidato si impegna a garantire la massima chiarezza e accessibilità alle informazioni finanziarie del CONI, al fine di rafforzare la fiducia degli atleti, delle federazioni sportive e dell'opinione pubblica.
La frecciatina a Petrucci e l'assenza di dialogo con Binaghi
Nel corso della sua campagna elettorale, Buonfiglio non ha esitato a criticare alcuni aspetti della gestione dello sport italiano da parte delle attuali istituzioni. In particolare, ha espresso perplessità riguardo alle dichiarazioni di alcuni dirigenti sportivi, come ad esempio quelle di Luigi Petrucci, presidente della Lega Basket, che ha messo in discussione il curriculum di Buonfiglio. «Non ricordo grandi successi del basket», ha replicato Buonfiglio, ricordando i numerosi trionfi della canoa italiana ai Giochi Olimpici e ai Campionati Mondiali.
Un episodio che ha suscitato particolare attenzione è stato l'atteggiamento di Giovanni Binaghi, segretario generale del CONI, che finora non ha voluto incontrare Buonfiglio per discutere del suo programma elettorale. «Pazienza», ha commentato Buonfiglio con una punta di rammarico, sottolineando che la sua candidatura è aperta al dialogo e alla collaborazione con tutte le componenti del mondo sportivo.
Un futuro per lo sport italiano: la visione di Buonfiglio
Davide Buonfiglio si presenta come un candidato concreto e propositivo, capace di portare una ventata di novità e di efficienza nella gestione dello sport italiano. La sua visione è quella di un CONI moderno, trasparente e orientato al risultato, in grado di garantire un futuro prospero per le nuove generazioni di atleti e di promuovere l'immagine dell'Italia nel mondo.