Crisi Salute Mentale nelle Marche: L'Assistenza è al Collasso? L'Allarme di Matteo Ricci

2025-06-04
Crisi Salute Mentale nelle Marche: L'Assistenza è al Collasso? L'Allarme di Matteo Ricci
Il Resto del Carlino

Marche, emergenza salute mentale: i servizi sono al minimo storico

Le Marche si trovano in una situazione critica per quanto riguarda la salute mentale, occupando l'ultimo posto in Italia per la qualità dell'assistenza offerta. Un allarme lanciato con forza dal sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, che denuncia un progressivo e inaccettabile smantellamento dei servizi da parte della destra.

La situazione è diventata insostenibile, con lunghe liste d'attesa, carenza di personale qualificato e una rete di supporto insufficiente per rispondere ai bisogni della popolazione. I dati parlano chiaro: i marchigiani con problemi di salute mentale faticano ad accedere a cure adeguate, con conseguenze drammatiche sulla loro qualità di vita e sul benessere della comunità.

Un quadro preoccupante

La classifica nazionale sulla salute mentale evidenzia come le Marche siano in fondo alla scala, superate da tutte le altre regioni italiane. Questa posizione non è frutto del caso, ma il risultato di scelte politiche che hanno penalizzato il settore, riducendo risorse e personale. La carenza di centri diurni, comunità terapeutiche e servizi territoriali rende difficile per le persone con disturbi mentali vivere una vita dignitosa e integrata nella società.

Le accuse di Matteo Ricci

Il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, non ha usato mezzi termini per denunciare la situazione. Ha definito “inaccettabile” il progressivo smantellamento dei servizi da parte della destra, sottolineando come questa politica abbia portato a un deterioramento della salute mentale della popolazione. Ricci ha chiesto un intervento urgente da parte delle istituzioni, affinché si investa nuovamente nel settore e si ripristini una rete di supporto efficiente e accessibile a tutti.

Le conseguenze per la comunità

La crisi della salute mentale nelle Marche non riguarda solo le persone che soffrono di disturbi mentali, ma l'intera comunità. La mancanza di servizi adeguati può portare a un aumento della marginalizzazione, della disoccupazione e della criminalità. Inoltre, può gravare sul sistema sanitario nazionale, a causa dei costi legati alle emergenze e ai ricoveri ospedalieri.

Cosa fare?

È necessario un cambio di rotta. Le istituzioni devono riconoscere la salute mentale come una priorità e investire risorse adeguate per rafforzare la rete di supporto. È fondamentale aumentare il numero di professionisti qualificati, migliorare l'accesso ai servizi e promuovere la prevenzione. Solo così si potrà garantire una vita dignitosa e una comunità più sana e inclusiva per tutti.

La battaglia per la salute mentale nelle Marche è una battaglia per la dignità umana e per il futuro della regione. È una battaglia che richiede l'impegno di tutti, dalle istituzioni ai cittadini, per costruire un sistema sanitario più equo e solidale.

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