Allarme Pellet Non Sicuro a Trieste: Sequestrati Oltre 46 Toni di Materiale Pericoloso dalla Guardia di Finanza

2025-06-21
Allarme Pellet Non Sicuro a Trieste: Sequestrati Oltre 46 Toni di Materiale Pericoloso dalla Guardia di Finanza
Rai News

Trieste, Italia – La Guardia di Finanza di Trieste ha effettuato un importante sequestro di oltre 46 tonnellate di pellet non sicuro, sventando una potenziale minaccia per la salute dei consumatori e l'ambiente. L'operazione, condotta dalla Compagnia di Muggia, ha portato all'intercettazione di due spedizioni di pellet legnoso provenienti dall'Est Europa, destinati al mercato italiano.

L'attenzione delle Fiamme Gialle si è concentrata su queste spedizioni a seguito di controlli di routine, durante i quali sono state rilevate gravi irregolarità. I sacchi di pellet, apparentemente innocui, mancavano del contrassegno obbligatorio che ne attesta la conformità agli standard di sicurezza europei. Questa omissione solleva seri dubbi sulla qualità del materiale e sulla sua potenziale pericolosità.

Cosa rende pericoloso il pellet non sicuro? Il pellet, utilizzato sempre più spesso come combustibile ecologico per stufe e camini, è prodotto triturando e pressando scarti di legno. Se il processo di produzione non rispetta le normative, il pellet può contenere sostanze nocive come polveri sottili, metalli pesanti e amianto, che, una volta bruciate, rilasciano fumi tossici dannosi per la salute umana e l'ambiente.

Le analisi preliminari effettuate dalla Guardia di Finanza hanno evidenziato che il pellet sequestrato non soddisfaceva i requisiti minimi di sicurezza, presentando un'elevata concentrazione di impurità e un'eccessiva umidità. Questi fattori non solo riducono l'efficienza della combustione, ma aumentano anche le emissioni inquinanti.

Conseguenze legali e raccomandazioni per i consumatori L'operazione della Guardia di Finanza ha portato all'apertura di un'indagine per accertare le responsabilità dei soggetti coinvolti nella spedizione e nella commercializzazione del pellet non sicuro. Sono in corso verifiche per individuare i canali di approvvigionamento e le aziende che potrebbero aver contribuito a introdurre sul mercato questo prodotto pericoloso.

La Guardia di Finanza invita i consumatori a prestare la massima attenzione all'acquisto di pellet, verificando sempre la presenza del contrassegno di conformità CE e acquistando il prodotto solo da rivenditori affidabili. In caso di dubbi, è consigliabile richiedere al venditore la documentazione tecnica che attesti la qualità e la sicurezza del pellet.

Questo sequestro rappresenta un importante segnale di allerta per il mercato del pellet in Italia, evidenziando la necessità di rafforzare i controlli e di sensibilizzare i consumatori sui rischi legati all'utilizzo di combustibili non sicuri. La Guardia di Finanza continuerà a vigilare sul settore, proteggendo la salute dei cittadini e l'ambiente.

Fonte: Guardia di Finanza di Trieste

Raccomandazioni
Raccomandazioni