Crisi del Filantropismo Tecnologico: Zuckerberg Chiude la Scuola, un Segnale di Cambiamento?

2025-07-06
Crisi del Filantropismo Tecnologico: Zuckerberg Chiude la Scuola, un Segnale di Cambiamento?
la Repubblica

Il mondo della filantropia sta attraversando una fase di transizione cruciale. L'abbandono di Mark Zuckerberg della scuola lanciata con la moglie, Priscilla Chan, è solo l'ultimo segnale di un cambiamento più ampio: un allontanamento da parte delle nuove generazioni di imprenditori tecnologici dall'impegno filantropico tradizionale. Un tempo visti come i nuovi eroi della beneficenza, figure come Zuckerberg, Musk e altri, sembrano ora concentrare le loro energie e risorse su altri progetti, lasciando interrogativi sul futuro del filantropismo.

Per decenni, figure come Bill Gates e Warren Buffett hanno rappresentato il modello di filantropo “classico”: donazioni ingenti, fondazioni consolidate e un impegno a lungo termine verso cause sociali. Questi “paperoni” hanno investito miliardi in settori come la salute globale, l'istruzione e la riduzione della povertà, ottenendo risultati significativi e influenzando profondamente il panorama della beneficenza a livello mondiale. La loro eredità filantropica è indiscutibile e ha contribuito a migliorare la vita di milioni di persone.

Tuttavia, l'ascesa dei nuovi magnati della tecnologia ha portato con sé un approccio diverso alla filantropia. Inizialmente, Zuckerberg e altri avevano annunciato ambiziosi piani filantropici, promettendo di dedicare la maggior parte del loro patrimonio a risolvere problemi globali. L'iniziativa di Zuckerberg e Chan, la Chan Zuckerberg Initiative, mirava a rivoluzionare l'istruzione e la ricerca medica attraverso l'uso della tecnologia e un approccio innovativo. Ma ora, con la chiusura della scuola e una revisione delle strategie, molti si chiedono se questa promessa si stia rivelando troppo ambiziosa o semplicemente insostenibile.

Uno dei fattori chiave di questo cambiamento è l'evoluzione delle priorità degli imprenditori tecnologici. Concentrati sulla crescita delle loro aziende e sull'innovazione tecnologica, molti di loro sembrano ora considerare la filantropia come un investimento ad alto rischio e a lungo termine, con risultati incerti. Inoltre, l'approccio “tecnocentrico” alla filantropia, che punta a risolvere i problemi sociali attraverso la tecnologia, si è dimostrato meno efficace di quanto previsto, sollevando dubbi sulla sua sostenibilità.

C'è anche una crescente critica nei confronti del potere e dell'influenza delle fondazioni filantropiche, accusate di esercitare un'eccessiva influenza sulle politiche pubbliche e di perpetuare disuguaglianze sociali. Alcuni sostengono che il filantropismo dovrebbe essere sostituito da un impegno più diretto da parte dei governi e delle comunità locali.

Il futuro del filantropismo è incerto. È probabile che assisteremo a una maggiore diversificazione delle fonti di finanziamento e a un approccio più collaborativo, che coinvolga governi, organizzazioni non profit e il settore privato. La sfida sarà trovare un equilibrio tra l'innovazione tecnologica e l'impegno sociale, garantendo che la filantropia sia efficace, trasparente e responsabile. L'abbandono della scuola di Zuckerberg potrebbe essere un campanello d'allarme, un invito a ripensare il ruolo e il futuro della filantropia nel XXI secolo.

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