Attività Accessorie nello Sport Dilettantistico: Cosa Aspettarsi dal Decreto Atteso

2025-06-29
Attività Accessorie nello Sport Dilettantistico: Cosa Aspettarsi dal Decreto Atteso
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Attività Accessorie nello Sport Dilettantistico: Cosa Aspettarsi dal Decreto Atteso

Il mondo dello sport dilettantistico in Italia è in attesa di un provvedimento cruciale: il decreto previsto dall'articolo 9 del D.Lgs. 36/2021. Questo decreto, ancora non emanato, definirà i criteri e i limiti delle attività secondarie e strumentali che le associazioni e i sodalizi sportivi dilettantistici possono svolgere. Ma di cosa si tratta esattamente e perché è così importante?

Cosa Sono le Attività Secondarie e Strumentali?

Le attività secondarie e strumentali sono quelle attività che, pur non essendo il core business di un'associazione sportiva dilettantistica (che rimane l'attività sportiva agonistica o non agonistica), sono comunque funzionali al raggiungimento dei suoi scopi statutari. Pensiamo, ad esempio, alla gestione di un bar o di un ristorante all'interno di un impianto sportivo, alla vendita di materiale sportivo, all'organizzazione di eventi promozionali o alla fornitura di servizi di pulizia e manutenzione dell'impianto. Queste attività, se svolte correttamente e nel rispetto di determinate regole, possono rappresentare una fonte di entrate aggiuntiva per l'associazione, contribuendo alla sua sostenibilità economica.

L'Attesa del Decreto: Perché è Fondamentale

Attualmente, la normativa in materia è ancora frammentaria e lascia spazio a interpretazioni divergenti. Il decreto atteso mira a fornire una regolamentazione chiara e precisa, stabilendo:

  • Criteri di compatibilità: quali attività possono essere considerate secondarie e strumentali rispetto all'attività sportiva principale?
  • Limiti di incidenza: quale percentuale del fatturato complessivo dell'associazione può essere generata da queste attività?
  • Requisiti organizzativi: quali sono le condizioni che l'associazione deve rispettare per svolgere queste attività in modo corretto e trasparente?
  • Aspetti fiscali: come vengono tassate queste attività e quali sono gli obblighi contributivi dell'associazione?

Senza una regolamentazione chiara, le associazioni sportive dilettantistiche rischiano di incorrere in sanzioni o di vedersi negate agevolazioni fiscali. Inoltre, l'incertezza normativa può disincentivare le associazioni a sviluppare attività complementari, limitando le loro possibilità di crescita e di miglioramento dei servizi offerti ai propri atleti.

Quali Conseguenze per le ASD?

L'emanazione del decreto avrà un impatto significativo sulle associazioni sportive dilettantistiche. Le ASD dovranno adeguarsi ai nuovi criteri e limiti stabiliti, rivedendo eventualmente la propria organizzazione e le proprie attività. Tuttavia, una regolamentazione chiara e condivisa potrà portare benefici a lungo termine, consentendo alle associazioni di pianificare le proprie attività in modo più efficace e di accedere a nuove fonti di finanziamento.

Conclusioni

L'attesa del decreto sulle attività secondarie e strumentali nello sport dilettantistico è ormai giunta al culmine. La speranza è che il provvedimento sia emanato al più presto, fornendo alle associazioni sportive dilettantistiche la certezza giuridica e la chiarezza normativa di cui hanno bisogno per operare in modo efficiente e sostenibile. Resta da vedere quali saranno le scelte del Governo in merito ai criteri e ai limiti da stabilire, ma l'importanza di questo decreto per il futuro dello sport dilettantistico è innegabile. Continueremo a monitorare attentamente gli sviluppi e a fornire aggiornamenti ai nostri lettori.

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