Lombardia: La Sanità a Rischi? Il Ruolo Crescente delle Aziende Private Sotto la Lente d'Ingrandimento

2025-06-24
Lombardia: La Sanità a Rischi? Il Ruolo Crescente delle Aziende Private Sotto la Lente d'Ingrandimento
Corriere Milano

La sanità lombarda, pilastro fondamentale del sistema nazionale, è sempre più affidata a mani private. Una scelta che solleva interrogativi e preoccupazioni, come testimoniato da una lettera toccante di una stimata professionista del settore. Una dottoressa, quasi ottantenne, con una carriera ospedaliera di prestigio e un percorso accademico di rilievo, condivide la sua visione critica su questa trasformazione.

“Caro Schiavi,” inizia la lettera, “sono un medico donna, ho quasi 80 anni, ho fatto l'ospedaliero a tempo pieno in un importante ospedale milanese e miracolosamente sono anche diventata universitaria, ordinaria presso l'Università...”. La sua esperienza, frutto di decenni di dedizione alla professione, la rende particolarmente sensibile alle sfide attuali. La sua preoccupazione principale è l'impatto che la crescente presenza di aziende private potrebbe avere sulla qualità dell'assistenza e sull'equità nell'accesso ai servizi sanitari.

Il modello attuale, caratterizzato da un aumento degli appalti e della gestione delegata, sta modificando profondamente il panorama della sanità lombarda. Se da un lato si riconosce la potenziale capacità delle aziende private di introdurre innovazione e migliorare l'efficienza, dall'altro emergono timori legati alla priorità del profitto rispetto al benessere del paziente. La corsa al profitto potrebbe portare a tagli sui costi, riduzione del personale e, in ultima analisi, a una diminuzione della qualità delle cure.

La lettera della dottoressa sottolinea la necessità di un monitoraggio rigoroso e di una regolamentazione efficace per garantire che la gestione privata non comprometta i principi fondamentali del Servizio Sanitario Nazionale: universalità, uguaglianza e gratuità delle cure. È fondamentale che le istituzioni pubbliche mantengano un controllo stretto sulle attività delle aziende private, verificando la conformità agli standard di qualità e assicurando la trasparenza dei processi decisionali.

La sfida è trovare un equilibrio tra l'innovazione e l'efficienza che le aziende private possono apportare e la tutela dei diritti dei pazienti e la salvaguardia del sistema sanitario pubblico. Un dibattito aperto e costruttivo, che coinvolga tutti gli stakeholder – professionisti sanitari, pazienti, istituzioni pubbliche e aziende private – è essenziale per definire un futuro sostenibile per la sanità lombarda, un futuro che metta al centro la salute e il benessere dei cittadini.

La testimonianza della dottoressa è un campanello d'allarme, un invito a riflettere sulle scelte che stiamo facendo e sulle conseguenze che potrebbero avere sulla salute di noi tutti. È tempo di agire, prima che sia troppo tardi.

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