Finanza Climatica: La Conferenza di Bonn Non Produce Risultati Concreti, Sfide in Vista per la COP30

2025-06-27
Finanza Climatica: La Conferenza di Bonn Non Produce Risultati Concreti, Sfide in Vista per la COP30
la Repubblica

La Conferenza di Bonn, dedicata alla finanza climatica e considerata un importante preludio alla COP30 che si terrà a Belém, Brasile, si è conclusa senza portare a risultati significativi. I negoziati, che si sono protratti per diversi giorni, non sono riusciti a risolvere le questioni irrisolte emerse dalla COP29 di Dubai, lasciando un futuro incerto per il raggiungimento degli obiettivi globali di finanziamento per il clima.

L'obiettivo principale della Conferenza di Bonn era quello di definire un piano d'azione concreto per mobilitare i finanziamenti necessari per aiutare i Paesi in via di sviluppo ad affrontare gli impatti del cambiamento climatico e a realizzare la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. Tuttavia, le divergenze tra i diversi Paesi partecipanti, in particolare riguardo alle responsabilità e agli impegni finanziari, hanno ostacolato il raggiungimento di un accordo.

Uno dei punti più controversi è stato il cosiddetto “New Collective Quantified Goal on Climate Finance” (NCQG), l'obiettivo collettivo quantificato di finanziamento climatico. I Paesi in via di sviluppo chiedono che gli Stati industrializzati rispettino l'impegno preso a Copenaghen nel 2009 di mobilitare 100 miliardi di dollari all'anno entro il 2020, un obiettivo che finora non è stato pienamente raggiunto. Inoltre, richiedono un aumento significativo dei finanziamenti nel corso del prossimo decennio, con l'obiettivo di raggiungere almeno il doppio della cifra attuale.

Le discussioni si sono concentrate anche sulla questione dei meccanismi di finanziamento innovativi, come ad esempio le tasse sulle emissioni di carbonio e i proventi derivanti dalla vendita di permessi di emissione. Tuttavia, l'implementazione di tali meccanismi si è rivelata complessa, a causa delle preoccupazioni riguardo alla loro potenziale incidenza sui Paesi in via di sviluppo e alla necessità di garantire una distribuzione equa dei benefici.

Gli esperti sottolineano che la mancanza di progressi alla Conferenza di Bonn rappresenta un grave ostacolo al raggiungimento degli obiettivi dell'Accordo di Parigi. La COP30 di Belém si presenta quindi come un momento cruciale per rilanciare gli sforzi di finanziamento climatico e per garantire che i Paesi in via di sviluppo abbiano le risorse necessarie per affrontare la crisi climatica.

“La pianificazione e la trasparenza sono fondamentali per garantire che i finanziamenti climatici siano utilizzati in modo efficace e per massimizzare il loro impatto,” ha dichiarato un funzionario delle Nazioni Unite. “È necessario un maggiore impegno da parte di tutti i Paesi per superare le divergenze e per trovare soluzioni concrete che rispondano alle esigenze dei Paesi più vulnerabili.”

La comunità internazionale è ora chiamata a intensificare gli sforzi diplomatici e a lavorare insieme per superare le sfide che si profilano all'orizzonte, al fine di garantire un futuro sostenibile per tutti.

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