Corea del Norte: migliaia di lavoratori militari e addetti allo sminamento diretti in Russia - Un accordo controverso

2025-06-18
Corea del Norte: migliaia di lavoratori militari e addetti allo sminamento diretti in Russia - Un accordo controverso
Chicago Tribune

Pyongyang, Corea del Sud – In una mossa che sta suscitando preoccupazioni internazionali, la Corea del Nord ha annunciato l'intenzione di inviare migliaia di lavoratori, tra cui specialisti militari in costruzione e addetti allo sminamento, per lavorare in Russia. L'accordo, che sembra rappresentare un ulteriore rafforzamento dei legami tra i due paesi, è stato annunciato in un contesto di crescente isolamento internazionale per la Corea del Nord e di sanzioni economiche sempre più stringenti. Secondo fonti vicine alla questione, il numero di lavoratori che verranno inviati potrebbe raggiungere diverse migliaia. Questi lavoratori saranno impiegati in una vasta gamma di progetti, con un focus particolare su progetti di costruzione militare e attività di sminamento. La Corea del Nord possiede una forza lavoro specializzata in queste aree, spesso impiegata in progetti di costruzione e infrastrutture sia all'interno del paese che all'estero. L'accordo solleva significative preoccupazioni riguardo al rispetto delle sanzioni delle Nazioni Unite, che mirano a limitare le entrate del regime nordcoreano e a privarlo della capacità di finanziare il suo programma nucleare e missilistico. L'invio di lavoratori nordcoreani all'estero è una fonte di entrate importante per il regime, e molti paesi hanno espresso preoccupazione per il fatto che questo tipo di attività possa contribuire a eludere le sanzioni. Inoltre, vi sono preoccupazioni riguardo allo sfruttamento del lavoro nordcoreano. I lavoratori nordcoreani spesso lavorano in condizioni precarie, con salari bassi e poche protezioni legali. Si teme che l'accordo con la Russia possa portare a un aumento dello sfruttamento del lavoro nordcoreano, con i lavoratori costretti a lavorare in condizioni pericolose e con poche possibilità di protesta. Il regime nordcoreano, alle prese con difficoltà economiche derivanti dalle sanzioni internazionali e dalla pandemia di COVID-19, vede in questa iniziativa una fonte di entrate cruciale. L'invio di lavoratori all'estero rappresenta una delle poche fonti di valuta estera disponibili per il regime, e l'accordo con la Russia potrebbe contribuire a stabilizzare l'economia nordcoreana. La comunità internazionale ha espresso preoccupazione per l'accordo, con molti paesi che hanno chiesto alla Russia di rivedere la sua posizione e di garantire il rispetto delle sanzioni delle Nazioni Unite. Resta da vedere come si evolverà la situazione e quali saranno le conseguenze a lungo termine di questo accordo controverso.

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