Madre denuncia richiesta del preside: 'Obbligare gli studenti a salutare è inaccettabile!'

Una madre svizzera è entrata in conflitto con la scuola secondaria frequentata dal figlio di settima elementare dopo che il preside ha introdotto una nuova regola che impone agli studenti di salutare con un gesto specifico. La madre teme che questa pratica possa essere eccessivamente autoritaria e sta valutando di cambiare scuola per suo figlio.
L'episodio ha sollevato un acceso dibattito sulla libertà individuale e sul ruolo dell'autorità scolastica. Alcuni genitori sostengono che la regola miri a promuovere il rispetto e la disciplina, mentre altri la considerano una forma di indottrinamento.
La controversia: un saluto obbligatorio?
La vicenda è iniziata quando il preside della scuola, il signor Müller, ha annunciato una nuova direttiva che richiedeva agli studenti di salutare con un gesto specifico (non specificato nel dettaglio) all'ingresso e all'uscita dalle classi, nonché durante gli incontri con il personale scolastico. La madre, identificata come signora Rossi, ha immediatamente espresso il suo disappunto, ritenendo che tale imposizione sia eccessiva e in contrasto con i principi di libertà e autonomia individuale.
“Non sono contraria al rispetto, ma costringere mio figlio a salutare in un certo modo mi sembra una forma di controllo che non condivido,” ha dichiarato la signora Rossi. “Ho spiegato le mie preoccupazioni al preside, ma non ho ricevuto risposte soddisfacenti. Ora sto seriamente pensando di cambiare scuola per mio figlio, perché non voglio che cresca in un ambiente dove la sua libertà di espressione è limitata.”
Reazioni contrastanti tra i genitori
La notizia della controversia si è diffusa rapidamente tra i genitori degli studenti, suscitando reazioni contrastanti. Alcuni hanno espresso solidarietà con la signora Rossi, mentre altri hanno difeso la decisione del preside, sostenendo che la regola possa contribuire a migliorare il clima scolastico e a promuovere il rispetto reciproco.
“Credo che il preside abbia agito nel migliore interesse degli studenti,” ha affermato un genitore. “Un saluto educato e rispettoso è fondamentale per creare un ambiente di apprendimento positivo. Se la scuola ritiene che sia necessario imporre una certa forma di saluto, non vedo cosa c’è di male.”
Altri genitori, invece, hanno espresso preoccupazioni simili a quelle della signora Rossi, sottolineando i rischi di un’eccessiva autoritarismo e di una limitazione della libertà individuale. “Non sono convinto che un saluto obbligatorio sia il modo migliore per insegnare il rispetto,” ha commentato un altro genitore. “Credo che sia più importante educare i bambini a essere rispettosi e responsabili, senza ricorrere a imposizioni o controlli eccessivi.”
La posizione della scuola
La scuola ha rilasciato una breve dichiarazione in cui difende la nuova regola, affermando che è stata introdotta per promuovere “un clima scolastico positivo e rispettoso”. Il preside Müller ha dichiarato di essere disponibile a discutere le preoccupazioni dei genitori, ma ha ribadito la sua convinzione che la regola sia necessaria per garantire il buon ordine e la disciplina all’interno dell’istituto.
La vicenda è ancora in corso e si prevede che la discussione si intensificherà nelle prossime settimane. La signora Rossi ha annunciato che intende presentare un reclamo formale alla direzione cantonale dell'istruzione, mentre altri genitori stanno valutando la possibilità di organizzare un'assemblea per discutere la questione e cercare una soluzione condivisa.